Però, per raccontare e disegnare – da par suo – Diabolik con Grottammare, Angelo (nomen omen) non aveva bisogno di essere diaboliko.
Educazione, riservatezza, eleganza, precisione, generosità, gusto. Come pochi.
5 agosto 2025 giorgio
Però, per raccontare e disegnare – da par suo – Diabolik con Grottammare, Angelo (nomen omen) non aveva bisogno di essere diaboliko.
Educazione, riservatezza, eleganza, precisione, generosità, gusto. Come pochi.
5 agosto 2025 giorgio
Foto Il Fatto Quotidiano |
GAZA – Morti di serie B.
Caro non-amico ti scrivo lo stesso, così mi distraggo un po’… e te ne dico quattro.
Sì proprio a te, Di Saverio Salomone medico d’ospedale. Che figurati se ne avevo voglia - chi ti conosce! - se non avessi tu, scritto e inviato ai 4 venti dei social quelle 2-3 artigianali, fermentate e ardenti pagine (di telefonino) - una prosa spiccia e sgarbata, a tratti contundente - contro il nostro Mìddio-Patata Emidio Girolami libraio ancora caldo nella cassa.
Ma sai com’è, uno legge quello che increduli amici ti fanno leggere. E io ho letto e riletto, sotto il sole fuori della chiesa. Ma possibile? Ma chi è ‘stu matt? Mi sono dato dei pizzicotti, magari è solo un brutto sogno… Invece è vero! Allora ecco la rabbia, i pensieri e poi anche l’immaginazione: quando ti pare tutto un film e lo “vedi”, quello che dovrebbe essere il seguito, sacrosanto seguito.
Tranquillo Salomo’, mo’ te lo dico. Tu intanto continua pure le tue guerracce stellari contro tutti in ospedale, guerre che hai acceso tu - mi dicono - perché tu sei bravo (si fa per dire…) ma strano, “sci nu matt”- si dice. Tanto che non vedono l’ora che te ne vai, o che ti cacciano. Ah, scusa l’inciso.
THE END
Per ora ho finito.
19.07.2025 PGC alias Giorgio Camaioni amico di Mìddio-Patata. Senza alcuna stima e senza alcun saluto.
Ma non c’era niente di nuovo all’orizzonte. Come oggi.
giorgio, 13 luglio 2025
“Impermanence”
Fabbri così per fortuna ce ne sono ancora (il Pierluigi, per esempio). Che pensano e inventano. Che giocano. Che sanno, che se esci dai soliti schemi borghesi, col ferro puoi perfino migliorare intorno il tuo paesaggio.
Spesso poi, quando tutto il cafonesco ambaradan (con 1 o 2 pesanti capriate) a corredo del cancellaccio se ne sta incredibilmente a sbalzo laterale su un’unica colonna! (come un “Gambadilegno a Parigi” ballerino di samba che attraversa la strada senza una gamba*), l’involontaria comicità di testimoni di Geova, postini e corrieri che s’avvicinano circospetti per timore di un crollo, è già da sola uno spettacolo…
Che bello sarebbe, allora, se attorno a Ripa almeno cinquanta di questi stupidi “monumenti al nulla” sparissero e al loro posto venissero queste nuvole: grandi e piccole, grasse e magre, di ogni colore, da sole o a gruppetti. Attirerebbero gente. Lavorerebbero i fabbri. Toglierebbero la noia. Senza portar pioggia…
L'operazione in Iran si chiama "Leone nascente".
L'assassino Netanyahu avrà chiesto il permesso?
…Non già che mancassero leggi e pene (…). Le leggi anzi diluviavano; i delitti erano enumerati, e particolareggiati con minuta prolissità; le pene, pazzamente esorbitanti, e aumentabili (…) ad arbitrio del legislatore stesso e di cento esecutori. (…) Con tutto ciò, anzi in gran parte a cagion di ciò, quelle gride (…) non servivano ad altro che ad attestare ampollosamente l’impotenza de’ loro autori; o, se producevan qualche effetto immediato, era principalmente d’aggiunger molte vessazioni a quelle che i pacifici e i deboli già soffrivano…
[ A.Manzoni, I Promessi Sposi - cap.I ]
Lunghetto il Catalogo. No, non il catalogo di Leporello delle belle che amò il padron mio; magari ci soccorressero la levità geniale di Mozart e Da Ponte, la bellezza come antidoto alla tossicità di un potere politico dal volto arcigno, voglioso di agitare manganello e galera!
In Italia seicento e quaranta / in Almagna duecento e trentuna - canta Leporello - e giù una serie numerica di sicuro effetto comico: Cento in Francia, in Turchia novantuna, ma in Ispagna son già mille e tre.
Uguale effetto comico, al di là del tragico, ampiamente raggiunto anche dal nostro Decreto Sicurezza: l’iperbolico numero di conquiste del dissoluto serial lover Don Giovanni - sciorinate dal servo a beneficio della sventurata Donna Elvira - non è meno grottesco della paranoia securitaria che permea il lungo catalogo delle libere manifestazioni di dissenso, dei comportamenti di protesta non violenta fino a ieri - e non tutti - da sanzione amministrativia e oggi - tutti - reati da galera: il blocco stradale non violento (la cosiddetta norma anti-Ghandi), la contestazione delle Grandi Opere, le manifestazioni ambientaliste e animaliste, eccetera.
Forme di protesta già depenalizzate nel 1999, per dire il nuovo che avanza.
E giù giù lungo la repressione di atti magari illeciti ma non certo degni di galera, fino alla criminalizzazione della cannabis light (priva di principio stupefacente, utilizzata anche a scopo terapeutico). Non male per chi come Nordio voleva alleggerire le carceri (i carceri, dice) depenalizzando un po’ di reati: gli togliessero il fiasco, ogni tanto…
Pugno di ferro dunque coi deboli (e con chi magari “delinque” per necessità o disperazione; perfino coi bambini di meno di un anno condannati al carcere con le loro madri - essendo solo 4 in tutta Italia gli "Istituti a custodia attenuata per le detenute madri", gli ICAM).
Maglie larghe invece coi forti, e garanzie e tutele statali per i pubblici ufficiali (non più infatti sospensione immediata per gli indagati dal manganello facile e peggio, assistenza legale fino a 10.000 euro a carico dello Stato); e, ciliegina sulla torta, ampio spazio di manovra ai Servizi Segreti (le cui devianze tante tragedie produssero in anni bui della storia recente d’Italia).
I numeri: 39 (gli articoli del Decreto); 14 (i nuovi reati); 9 (le aggravanti). Chi vuole può giocarseli. Come le conquiste del dissoluto punito nel catalogo di Leporello - Un catalogo egli è che ho fatt'io - questi sono numeri di “conquiste”: per chi le ha scritte, volute, votate, firmate, accettate.