20/12/25

La fontana rapita*

E’ andata proprio così. Sembra sparita, la nostra bella Fontana della Rotonda Giorgini dei mitici Rotunderos: non la si vede più, l’hanno nascosta, oscurata, svenduta, rapita. Proprio lei, quella splendida fontana novecentesca - l’ultima perla architettonica sambenedettese di cui forse andar ancora orgogliosi - concepita e disegnata negli anni ’30, assieme al primo lungomare, dall’ing. Luigi Onorati-sempre-sia-lodato: in stile razionalista/balnear/fascista, vagamente Liberty/Art Nouveau, ispirata alla celebre fontana barocca del Pantheon (1575) di Giacomo Della Porta. 

L’hanno proprio conciata per le feste, letteralmente affogandola dentro una tonda e tonta pista di pattinaggio su ghiaccio (finto) al plasticoso sapore di Lego.

 

      Se la rapivano come la famosa secchia bolognese le facevano meno male, povera fontana.

      All’acrobatico zampillo centrale hanno tagliato l’acqua, pare segato, fa pena. Nelle curvilinee aiuole secche circostanti hanno conficcato 3 tralicci zincati con pinzati altrettanti accecanti fari rossi; e tutt’intorno transenne, barriere anti-caduta, invalicabili pannelli pubblicitari (dai sapori immobiliar-bancari-automobilistici, perfino istituzionali!); e quindi gazebo mangerecci, mercatini di luccicosa cineseggiante paccottiglia, un minaccioso palco per grandi eventi (!) sotto le palme vecchie e stanche, e poi musica da rimbambimento magari per meglio schiantarsi sul ghiaccio: come somari sfiniti però “a tempo”, frustati da nenie natalizie e strilli di microfoni tatuati. [tranquillo, se ti fai male ti agguanterà - forse senza farti male - qualcuno/a dalla scioccante divisa fluorescente taglia XXXXL]

Posto che il “rapimento di fontana” è già di suo un delitto, c’è (se possibile) di peggio: ed è questa storica Rotonda ridotta a cafone scenario di ridicola olimpiade invernale (senza neve e con ghiaccio fesso - come a Milano) e a succursale di mercato. 

Invece tutti contenti, ovvio, tutti clienti, tutti danzanti, tutti festeggianti. Ormai abituati a tutto, finiremo per considerare questa funebre faccenda di una fontana storica saccheggiata e “rapita” - che mai diventerà “poema eroicomico” - un evento di alto profilo social-culturale, volto a incentivare gli sport invernali della Sibilla e ad allevare depensanti piccoli Sinner marchigiani con AI e pattini da ghiaccio.

 

     Lobotomizzati tutti? Perfino le pensose associazioni - dal Circolo dei Sambenedettesi in giù - sempre vigili e attente al decoro, ai monumenti, ai sani costumi e all’ambiente: hanno scelto la tanatosi? perché non fiatano? Perché quelli del Circolo non fanno rintoccare (12 volte come i 12 canti de “La secchia rapita”) lu Campanò? Non scampanii di guerra come quelli che accompagnarono l’annosa contesa della secchia rapita tra Bologna e Modena si capisce, ma di protesta, di rabbia, di sdegno. 

Campa cavallo, finirà tutto con una silenziosa bevuta di cedrata Tassoni… E buonanotte al secchio, ops, alla fontana!

PGC - 20 dicembre 2025

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