30/03/22

"Colpa del Gatto" la nuova raccolta di Antonio De Signoribus

È uscito il nuovo libro di Antonio De Signoribus (il sesto) dal titolo 
Colpa del Gatto. Fiabe, fiabine, fiabacce”, Zefiro Editore, febbraio 2022. Si tratta di una nuova, straordinaria raccolta di fiabe popolari, davvero interessante, unica nel suo genere; raccolta che, dal territorio marchigiano, si allarga a macchia d’olio, a quello nazionale. Le fiabe sono universali. 

Antonio De Signoribus, è bene ricordarlo, è giornalista, filosofo/scrittore, nonché uno dei massimi e apprezzati studiosi di fiabistica internazionale. 
Per i suoi studi, infatti, è stato chiamato a parlarne in tutte le più importanti rassegne nazionali e Internazionali. Con successo. Un vero successo. Cosi, Francesco Liberati, scrive nella  prefazione al libro di Antonio De Signoribus: 
    “Il regalo che Antonio De Signoribus ci consegna, è il frutto della ricerca di tali narrazioni orali nei luoghi di origine: la loro trascrizione in una forma piana e intensa, che ne rispetta il canone originario e, al contempo, si proietta nel presente, e vorrei dire anche nel futuro, mettendo a disposizione di tutti un patrimonio di sapienza e tradizioni”. 

    E ancora: “Nel presente lavoro, Antonio De Signoribus mette a disposizione un’altra selezione di fiabe e storie popolari in cui, se possibile, l’impatto dei semplici e intensi contenuti sul lettore, è ulteriormente potenziato. Il linguaggio si fa ancora più incalzante, memore di antiche forme e risonanze e, al contempo, incredibilmente attuale e in grado di veicolare stati psicologici e situazioni con sfumature di assoluta contemporaneità”.

    “Se c’è un genere che non passa mai di moda -afferma Antonio De Signoribus- e che sprigiona da sempre energie positive, anche negli adulti, è senza dubbio quello della fiaba”. L’autore dice che le fiabe svolgono “anche una funzione di incoraggiamento alla vita… E vivere con le fiabe diventa quindi necessario, specialmente per la crescita dei bambini, raccontate o lette, la metamorfosi è certa. I genitori sono avvertiti”. 
Il libro, attinge nell’immaginario del passato per riportare al presente le atmosfere sognanti, l’incantamento puro. Un vero e proprio rituale narrativo che spesso veniva vissuto davanti a un fuoco acceso del camino nelle lunghe e fredde serate invernali. O nelle veglie nelle stalle, riscaldate dagli animali...  

Colpa del gatto. Fiabe, fiabine, fiabacce è disponibile nelle librerie e negli store online.

“Ora io so -conclude Antonio De Signoribus, citando Edgar Lee Masters- che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino dovunque conducano il vascello”.

Antonio De Signoribus


16/03/22

Secretazione, prima no poi sì. Ma Isgrò insegna.

 

 50x70 - pennarello su relazione Commissione n.24 del 26/04/2021


San Benedetto T.
Le pecette son tornate. Sulla relazione della commissione d’indagine sono stati di nuovo secretati i nomi dei (presunti) responsabili del pasticciaccio erboso da 450.000 euro relativo al rifacimento del prato dello stadio. Così quasi certamente finirà che quei soldi dovranno tirarli fuori i cittadini, giacchè chi conosce i nomi dei responsabili ha la bocca cucita e chi potrebbe pubblicarli dopo aver fatto la TAC alle pecette starà zitto per paura. Come se ne esce?  

Facile: con il “linguaggio artistico della cancellatura” secondo Emilio Isgròritagliando le frasi pecettate della relazione e componendole ad arte in quadri. Io ne ho già fatto uno (v.foto), che metterò in vendita da Sotheby’s a Londra con base d’asta 38.000 sterline. Ma componendo in maniera sempre diversa i ritagli della relazione (complicandone ulteriormente la comprensione, ma l’importante è non raccapezzarsi sui nomi secretati) di quadri se ne possono ricavare pure 10, uguali ma diversi. Bellissimi. Numerati e firmati dal sindaco.

Intuitivo che si incasserà parecchio, magari più di 450.000 euro [un po’ com’è successo col quadro di Bansky “La bambina e il palloncino” che, battuto a 250.000 sterline circa ma passato subito al tritacarte e ridotto in striscioline, adesso vale più di 1 milione]. Allora sì che, col ricavato, la creditrice Power Glass potrà essere pagata senza esborso da parte dei cittadini. Mentre i nomi resteranno secretati anche sulle tombe e San Benedetto sarà famosa. 

“Ogni desiderio di distruzione è anche un desiderio di creazione” (Pablo Picasso)
“Ogni desiderio di secretazione è anche un desiderio di guadagno” (PGC)
 

PGC - 15 marzo 2022  

10/03/22

UN PULMINO DA NOVE POSTI

 

“Andare a Mosca. […] Sì. E più in fretta possibile, a Mosca.”

(Anton Čechov, Tre sorelle)



 

SOGNAVO. Di certo era azzurrino, il mini van da 9 posti nuovo fiammante, confortevole.

 

Partiva da Roma con a bordo papa Francesco e presidente Draghi (che fai con lui, lo lasci a casa? Già è rimasto a piedi una volta…). Luigi Di Maio alla guida per ragioni di età (energie giovani per un viaggio lunghetto).

Le tappe: Parigi, ad imbarcare Macron e con lui Von der Leyen, Gonzales e Bo-Jo convenuti rispettivamente - per praticità - da Bruxelles, Madrid e Londra; poi Berlino per caricare Herr Scholz. Un paio di posti liberi per stare più larghi o prender su qualche premier secondario che fa l’autostop, e via. 


Destinazione Mosca, Cremlino.


Non ricordo bene cosa succedesse, nel sogno, coi Nostri senza preavviso e senza protocolli ai cancelli del Cremlino che chiedono di Putin con un’aria un po’ così un’espressione un po’ così


Qualche confuso fotogramma mi dice che la sorpresa di quel mattoide era tale che perdeva la parola, gli mancava la voce anche per impartire ordini di guerra ai generali, agli strateghi, alle truppe; una bella nemesi, per uno che imbavaglia i dissidenti e a quelli che insistono riserva il plutonio... (“A questo mondo c’è giustizia finalmente!” disse il povero Renzo Tramaglino). I sogni sono così, scombiccherati, sono il “teatro della follia”, ma a volte ci prendono.


Insomma, l’arrivo del papa e di quelli che contano in Europa (a parte Draghi) sparigliava le carte, a Mosca, il mattoide capiva che stava dando di matto e la guerra si estingueva così, miseramente. Tutti a casa e fuoco proprio spento, altro che i soliti “cessate il fuoco”.


Poi il sogno ricomincia da capo! Con una voce che dice: basterebbe un pulmino Combi 9 posti, qualche cento litri di gasolio (a 2 -3 euro al litro) e la guida prudente di un bibitaro che conosca le strade “estere”.

Con a bordo i sette-otto papaveri europei che contano (a parte Draghi). Davanti al Cremlino imbiancato di neve il gruppo scende… niente microfoni, tivù, giornalisti… solo l’imbolsito Putin che strabuzza gli occhi e allarga le braccia: MI ARRENDO.


Del sogno (dei sogni) non ricordo la fine: neanche la fine del pulmino, se è tornato indietro, se era pieno, vuoto… col matto in camicia di forza, chissà.

Ricordo solo l’Ucraina in festa. Scusate se è poco.


SOGNAVO. 

 


Sara Di Giuseppe - 9 marzo 2022


08/03/22

L'IRADIDDIO CONTRO I PINI

Grottammare, lungomare-centro: lavori di restyling militare.

L'iradiddio contro i pini, che neanche la brutalità dei carrarmati russi






PGC - 8 marzo 2022


05/03/22

SPORTELLATE IN FACCIA

Ripatransone.

Prima hanno stuprato i secolari muri-maestri di ben tre antichi edifici di pregio storico-artistico-religioso (Palazzo Vescovile, Campanile della Chiesa di Sant’Agostino - sec. XIV - e della Chiesa di S. Rocco - sec.XVI)* nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele, infilandoci brutalmente i loro grigi scatoloni tecnologici (senza un soprassalto o un’alzata di sopracciglio da parte dei ripani né di soprintendenza, sindaco, archeoclub locale, parroco, vescovo di Santa Romana Chiesa che pure è venuto in visita pastorale e li ha visti; nessuna indignazione, insomma). 
Ora i geni di E-Distribuzione - con benedizione dell’Amministrazione comunale che il mondo ci invidia e della Soprintendenza Maxima  - “finiscono” il lavoro coprendo i buchi con degli inimmaginabili sportelli -  foderati in mattoncini (!) - o coperchi, o mutande, comunque li si voglia chiamare tanto le nefandezze come si chiamano si chiamano, sempre schifezze sono. 
Per coprire le vergogne, come si dice.
(Il bello è - si fa per dire - che temo piaceranno a tutti, ‘sti sportelli/coperchi/mutande in lindi mattoncini finto-antico…)
Nei tempi gioiosi in cui ogni due per tre le folle scendevano in piazza coi forconi, scelleratezze come questa contro un prezioso patrimonio storico della collettività non sarebbero rimaste impunite e ne avremmo viste delle belle; oggi siamo civili, ci giriamo educatamente dall’altra parte, non disturbiamo il manovratore nelle stanze dei bottoni, il “non so-non c’ero-e se c’ero dormivo” furoreggia, e contro chi osa criticare c’è il caro vecchio come-si-permette-lei-non-sa-chi-sono-io e contestuali minacce di querele e sfracelli perchè io-so'-io-e-voi-purtroppo-no...
Senonchè le nefandezze, quelle restano. Come queste ferite, queste dolorose sportellate in faccia (al decoro urbano, al rispetto per l’antico, all’estetica, alla cultura; a noi tutti, alla fine) delle quali a nessuno importerà una cippa, tranne forse agli edifici stuprati. Tanto quelli non parlano. 
Invece no, quelli non dimenticano e anzi gridano, e diranno ai posteri che razza di gente eravamo!
 
“Le pietre parlano”, gli antichi mattoni pure. Racconteranno di un ex paese bellissimo che amministrazioni insipienti e sciatte hanno trascurato e trascurano: incapaci di amarlo, di capirne, proteggerne, valorizzarne i gioielli; o che irreparabilmente danneggiano, quando al contrario vogliono darsi da fare per arricchire il medagliere, e l’obiettivo di restaurare/migliorare si traduce in zelante ignorante scempio dell’antico.
 
Come nel recentissimo restauro-zoppo dell’Anfiteatro nell’impareggiabile Complesso medioevale delle Fonti, con cemento e asfalti usati a profusione, con definitivo snaturamento - anche acustico - di un sito di tale pregio storico e artistico, nonchè funzionale, che meglio sarebbe stato non toccarlo e lasciarlo ancora dormiente, piuttosto che violarlo con rozze zampate**

*   cfr.  

https://faxivostri.wordpress.com/2022/02/09/le-ferite-di-ripa 1 - 2 - 3

**  cfr.  

http://www.letteraturamagazine.org/2021/05/teatro-delle-fonti-di-cemento.html


Sara Di Giuseppe - 5 marzo 2022