ovvero
Elezioni regionali 2025
1848-2025, come vola il tempo.
Arrivavano in California da ogni parte d'America seguendo la pista dell'oro, percorrendo ogni possibile rotta, per mare e per terra, con ogni possibile mezzo – navi, canoe, muli – cantavano Oh!Susanna e qualcuno si arricchiva di brutto, altri restavano miserabili e con un pugno di mosche.
Oggi non occorre tanta fatica: ci si candida in Regione e - a patto di venir eletti - piovono pepite d’oro, non serve neanche il setaccio, ti arrivano dall’alto.
E non è necessaria la presidenza: consigliere o assessore andrà benone, congratulazioni, hai svoltato.
Cinquecentoventisei (!) i candidati nelle Marche. Per 30 posti di consigliere (!).
Ohibò, se non è gold rush questo…
Sembra di vederli, ai blocchi di partenza: più affollati, proporzionalmente, della maratona di New York.
Esaltante, se tanta foga zampilla dal volersi spendere per il bene comune, migliorare la realtà, incidere positivamente nella condizione di tutti elevando la qualità del vivere, avendo potere e strumenti per farlo. Soprattutto cervello e idee.
Pulsioni sì nobili e impellenti da spingere una tal pletora di candidati ad offrire il proprio disinteressato aiuto a colui/colei che guiderà la Regione, e a conseguentemente riempire dei loro faccioni sorridenti, rassicuranti, positivi, i muri di vie, piazze, rotatorie…
Ma, ahinoi, è qui che la storia diverge: perché ciò che proprio non si può sperare dai nostrani cercatori d’oro, è che dalle loro imprese possa nascere l’equivalente del sogno californiano come lo si chiamò allora.
Basterà, per convincersene, mettere in fila l’uno dopo l’altro gli slogan che compaiono sul “santino” di ciascun candidato (riempiono tavoli e banconi di bar, caffè, negozi, ristoranti; di altrettanto fastidioso c’è solo l'invasione estiva delle cimici nelle campagne e abitazioni circostanti).
Vero laboratorio di politichese applicato, è tutto un tripudio di Vento che parte dal basso - qualunque cosa voglia dire - di Coerenza e competenza, un'alluvione di Cambiamento, uno tsunami di Futuro, una tempesta di Noi, voi, fino ai più sofisticati Il Piceno protagonista (versione casereccia di America first), o Pace salute lavoro (ma non è l’aspirante missitalia). E via farneticando.
Cime tempestose di pensiero creativo che ritroviamo poi sui cartelloni che ti guardano da ovunque, come in un incubo orwelliano .
Occorre un robusto volo di fantasia per immaginare che un ceto politico o aspirante tale che affida il proprio messaggio a un mucchio di scemenze e slogan che sembrano presi dall’incarto unticcio dei Fonzie’s possa improvvisamente, una volta conquistate le pepite d’oro - pardon il seggio regionale - rivelarsi per colui/colei che cambierà le sorti della Regione spazzando via i miasmi dell’inefficienza e dell’imperizia, degli sprechi e degli inciuci che ammorbano le Regioni, specie dopo la riforma costituzionale del Titolo V nel 2001.
Se è vero che non bisogna fermarsi alle parole, queste tuttavia contano se ad esse si affida la fiducia della gente, la spinta a confidare nel nuovo che avanza.
[Specie se quest'ultimo è rappresentato da vecchie glorie già sperimentate e a cui affideremmo a malapena l'innaffiatura delle piante quando siamo fuori].
E dunque.
Se è dura reggere il fastidio di questa campagna elettorale over size - arcaica, petulante, invadente, vuota di ogni sensato messaggio e significato - del tutto indigeribile è l’idea di contribuire col proprio voto - quale che sia - al mantenimento di carrozzoni moltiplicatori di parassitismo e clientele, familismo e sperpero di risorse pubbliche, galleggianti sugli irrisolti problemi e sulle infinite contraddizioni del regionalismo italiota, centro di potere anacronistico e pletorico.
(A fronte della Francia che dal 2015 ha ridotto drasticamente il numero delle Regioni, l’Italia l’ha aumentato).
Impossibile, allora, sottrarsi alla fastidiosa certezza che quelle facce ammiccanti dai “santini” altri non siano che i cercatori d’oro de noantri (nella Marche e non solo, naturalmente), convinti d’aver trovato la loro lucrosa pista per la California: un seggio in Regione.
Sara Di Giuseppe - 10 settembre 2025
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