24/03/21

99 e non sentirli


Come stai, Lisa?
I tuoi disegni allungano la vita, li chiamano disegni salvavita
Ricordano l’infanzia.
La tua matita da circo
disegnava eroi casalinghi, in fuga per un pic-nic
e orsi custodi, orsi musicisti, orsi in galleria
placidi draghi (che non cambiavano mestiere)
angeli fossili e in tutte le tasche, loro non crescono come i bimbi…
Poi rane, gatti, formiche, leoni buoni.
Sante matite per disegni innocenti o precari
senza zucchero, al massimo ghiaccio e menta
e colori svegli d’acquerello.
Disegni giovani, neanche trent’anni.
Eh, le tue matite ancora mi aspettano, appuntite…
ma è immaginabile e possibile che in qualche posto acrobatico ci vedremo
chissà, in una [abusiva] tua DOMUS marina, libera, “portofranco”
Vicina alle Stelline ti vidi che dormivi
Ora ti guardo in una polaroid

Giorgio  
marzo 2021


 

 

1 commento:

  1. Commento di Franca Bernardini

    Quanta tenerezza nel tuo scritto Giorgio!
    La stessa tenerezza di Lisa quando disegnava...
    sì perchè il mondo di Lisa era di fiaba, di poesia,
    di fantasia e tutto evidenziato dal carattere di
    ispirazione che suo padre Gio le trasmise (queste
    parole lei le teneva ben affisse di fronte a sè sulla
    parete della sua stanza); "Cara Lisa, gli acrobati
    ci insegnano che tutto è immaginabile e possibile
    al di là dei limiti, ma con lietezza, forza, coraggio
    e giovinezza, immaginazione, bontà".
    Mi fa piacere che tu abbia reso noi testimoni e partecipi
    di quel gioco gioioso e inaspettato
    di matite appuntite, intercorso tra te e Lisa,
    durante il periodo della seconda mostra alla
    Palazzina Azzurra nel giugno 2011, fotografando
    il disegno che l'artista ti dedicò.
    Grazie Giorgio

    RispondiElimina