16/07/19

BOLLANI sott'olio

SPOLETO62 FESTIVAL DEI 2MONDI 2019

STEFANO BOLLANI (pianoforte) e HAMILTON DE HOLANDA (bandolim)
ON TOUR

SPOLETO - Teatro Romano    13 luglio 2019  ore 22

BOLLANI sottolio


Sotto un olio speciale, si capisce: OLIO MONINI. Non solo, come si dice, eccellenza del territorio (umbro e nazionale) - dire Olio Monini è come dire Pasta Barilla - ma anche official sponsor del Festival, proprietario di Casa Menotti, la Fondazione Menotti riconosciuta come Istituzione Culturale fondamentale per Spoleto Festival Monini è il Festival. 

Questanno il prestigioso Premio Monini Una Finestra sui Due Mondi è stato assegnato a Stefano Bollani che è venuto a ritirarlo di persona, affacciandosi a salutare il pubblico come è tradizione  - ma oggi non è un po ridicolo? - dalla finestra di Casa Menotti che dà su piazza Duomo. 

E con loccasione ci ha regalato 2 concerti. 

Oddio regalato: 40 euro per un posto unico non numerato da conquistarsi sgomitando per stare poi rannicchiati sugli ultimi e penultimi gradini di cemento (!) del Teatro Romano allaperto. E posti riservati ai primi gradini (forse lì siedi senza avere le ginocchia in bocca) okkupati in clientelare anticipo sui fessi paganti dai soliti invitati: politici, giornalisti, amici, imbucati vari Tanti.

        Ma lincolpevole Bollani lo apprezziamo da sempre, lui per il popolo suona anche gratis: come domani a Dosso Vallonica, sui monti di San Severino. Lo stesso ON TOUR con Hamilton De Holanda al bandolim. 

E lesosa Spoleto, che per ogni mal organizzato evento del suo bel Festival si è messa la maschera. 

        Bollani lo stimiamo da sempre. Non solo per la bravura, il talento ecc., ma perché riesce a farci piacere qualsiasi musica e anche non-musica, perfino i rumori, semplici o complicati che siano. [ce ne ha dato un piccolo esempio ieri stesso, tamburellando sui legni dello Steinwey, sulle sue corde a riposo, sul leggio]. 

Non esiste cioè, come scrive in un libro, che un indiano fissato (per sua cultura) di musica indiana resti annoiato o insensibile allascolto della commovente per noi occidentali Yesterday, se la suona lui. O che, viceversa, un napoletano verace inorridisca di fronte alla musica piena di rumori e cose buffe o strane di un John Cage, se lesecutore è lui, Bollani.

         Ieri Bollani si è buttato sul Brasile. Che già (superficialmente) ci piaceva, ma con la complicità di Hamilton de Holanda è stata unaltra cosa. A parte che noi tapini ci aspettavamo che il bandolim fosse una specie di bandoneon, non quella miracolosa chitarretta. Poi, quel ricordo di Joao Gilberto

E filato liscio come lolio, il concerto. Tuttavia, poiché è pur sempre il Festival dei 2Mondi, avrei preferito non scadesse nel troppo popolare, avrei preferito ancora vero Brasile al posto delle stucchevoli Reginella, O Sarracino e le chiamate al pubblico a battere (malamente) il ritmo

Tutto troppo preparato, confezionato in ogni particolare, poco spontaneo, bis e standing ovation compresi. Sono mancate la gaiezza e le fulminanti improvvisazioni alla-Bollani, i rischi trascinanti del jazz, le piccole rivoluzioni, i sussulti alati, la seduzione della musica.

Un concerto troppo simile a un disco, un Bollani sottolio perchè - come i cibi sottolio - un po carente di vitamine, di sostanze nutritive fresche, di sorprese gustose, improbabili, fuori ricetta. Un prodotto (già cotto) eccellente, fatto di ingredienti sani e sicuri, da poter consumare (ascoltare) anche differito, quando ne hai voglia o fame, quando ti pare. Basta aprire il barattolo con la linguetta, ruotare il coperchio del vasetto di vetro. Voilà Bollani ON TOUR, sottolio doliva Monini, Spoleto - Italy. Tranquilli, non scade. Tranquilli, non farà mai clic, non sarà mai sfiatato. Rimarrai corroborato. Non è una pubblicità.


PGC - 14 luglio 2019


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