15/12/21

MANGIAPANE A TRADIMENTO  (2)

        Ci risiamo. Alla discussione della Legge sul “fine vita” (o “sul suicidio assistito”, o “sul testamento biologico”) il cui testo giace alla Camera da 3 anni!), lunedì 13 dic. presenti 15 (quindici) deputati su 630. Tutto rinviato a febbraio o a babbo morto. Proprio come per la Mozione contro la violenza alle donneddl ZAN – del 24 nov. quando erano presenti appena 8 deputati. Due leggi di Civiltà buttate nell’immondizia. Che arretratezza! Che vergogna!
      Però a molti sapientoni bravabellagente sembrerà ancora esagerato definire i parlmentari “MANGIAPANE A TRADIMENTO”. Alzano il sopracciglio, mormorano, fanno smorfie: loro sì che sanno, quindi comprendono, giustificano. E farebbero anche loro così, magari potessero! Sentenziano non esser vero che gli onorevoli sono “mangiapane a tradimento”; che anzi alla Camera si lavora e tanto (specie nelle “Commissioni”, davvero estenuanti, quasi da morirne); che i poveri deputati devono studiare perfino di notte, oltre il quotidiano peregrinar questuando nei ministeri, l’organizzar “incontri sul territorio”, il manovrar pedine… fino all’inventarsi leggi! Tanti sono lontani in missione, in viaggi segreti, in conferenze all’estero, a pregare in convento, a sfamarsi da “Sora Lella” a Trastevere… Una vitaccia, credeteci! Quando per disgrazia non languono malati. Capito? E poi, aggiungono saccenti i benpensanti di cui sopra, devono rispettare montagne di complicatissimi Regolamenti. “Tu li conosci i Regolamenti? No. Allora zitto”. Motivi di saggia opportunità politica o squisitamente tecnici, quale menefreghismo. No, tu non puoi giudicare, chi sei tu, che ne sai. Non puoi dare del “mangiapane a tradimento” a degli stimati onorevoli votati da noi! Ignorante! Lo sai che puoi beccarti anche una querela?”.
 
Ah, Ah, Ah.  [Per precisare, en passant: votati da altri, non da me (“..Non io con tal vergogna scenderò sotterra” scriveva un tal Leopardi)]
      Neanche se ne accorgono, che i nostri (i loro) cosiddetti onorevoli rappresentanti ci prendono tutti per scemi; che è malcostume politico praticato professionalmente alla luce del sole; che non se vergognano sapendo bene di essere intoccabili; che neanche fingono più di dribblare giornalisti bavosi, anzi li cercano e gli vanno incontro, recitando con fare pensoso a favore di selve di microfoni lo sgrammaticato temino mandato a memoria. Ciò che li impegna d’altronde è fuori dalla portata di noi tapini: niente meno che gli alti trucchi per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica; l’intricata questione Draghi-al-Quirinale o Draghi-al-Governo; le temute Elezioni Politiche subito o quando gli conviene meglio; chi e come farà le liste. Non sia mai doversene tornare a casa anzitempo, senza stipendione, senza benefit a go-go e magari pure con vitalizio ridotto o addirittura senza. Soldi. Soldi a tradimento, come il pane.
“MANGIAPANE A TRADIMENTO” è il minimo. Anzi, è quasi un complimento.
 
PGC - 15 dicembre 2021

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