14/11/21

RIPA, cimitero esteso

 Ripatransone: centro storico

 

Dormono, dormono sulla collina…”

  (Fabrizio de André, 1971)

 

  

Ripatransone:  Centro storico - 9 novembre, esterno sera h18


Temperatura +9,5°C  / pioggia e vento metodici ma moderati  / nebbia fitta fitta fitta 

“Cielo grigio su, foglie gialle giù”…“cerco un po’ di blu, dove il blu non c’è”…*

 

Buio pesto: illuminazione pubblica azzerata.   [A macchia di leopardo succede spesso]

 

Buio pesto. Stanno girando un film promozionale horror? Ma non si vedono attori, solo indigeni chini e guardinghi che camminano di bolina e un cane pezzato non morsicatore guardingo e pisciante.

Buio pesto. Auto buttate qua e là, con gli abbaglianti disperati che succhiano le batterie.

Buio pesto. Bar tutti chiusi. Per turno, per ferie, o uccisi.

Buio pesto. Chiese chiuse meno una, socchiusa: non escono preghiere, solo rare facce penitenti.

Buio pesto. Mesto supermercato d’emergenza. Farmacia terminale.

Buio pesto. Rare luci opache di case e negozi di sopravvivenza, che vanno spegnendosi come candele.

Buio pesto. Silenzio ovattato di cimitero, aria un po’ di morte, come post-bellica. Eppure non incalzano i funerali, e il cimitero è lontano…


Dunque questo è il “cimitero esteso”.

No, non è la scena di un film horror. E’ la metamorfosi di RIPA, inclinata verso l’abisso.

        Le cose stanno così e amen.


sento solo freddo, fuori e dentro me”…

*[“Sognando la California”, Dik Dik, 1967] 

 

PGC - 10 novembre 2021

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