09/03/23

STUPIDARIO COMUNALE

Le stupidaggini - e la stupidità tout court - hanno esiti grotteschi se provengono, come di frequente accade, dalle stanze dei decisori locali: sindaci, assessori, tecnici comunali.

A RIPATRANSONE, per esempio. 


La storia, surreale.

Dopo anni di incuria - vanamente denunciata - riguardo a strade comunali ridotte a impraticabili mulattiere, ecco le elezioni locali profilarsi all’orizzonte primaverile. E, in armonia con le strategie del consenso del secolo scorso di marca democrista, puntuale arriva il “VI FACCIAMO LE STRADE”. 

Nello specifico, vi asfaltiamo le mulattiere.

 

Ma accade - ecco il grottesco - che delle fortunate strade/mulattiere in oggetto, una venga asfaltata per 320 mt. - Contrada Sant’Egidio, per dirne una (v.foto) - un’altra per 430, un’altra per ics metri e via spezzettando.

 

Impossibile capire la ratio dello spezzatino d'asfalto, se non ipotizzando che l’Ufficio Tecnico Comunale abbia diviso aritmeticamente - come in terza elementare - i fondi complessivi a disposizione per il numero delle strade. E basta.


Impossibile capacitarsi che si possano progettare lavori pubblici senza aver ripartito i fondi disponibili in misura adeguata alla COMPLETEZZA e SICUREZZA di ciascun intervento. In questo caso, previa aggiornata mappatura di: condizioni attuali, necessità e ovviamente estensione delle singole strade interessate, delle criticità palesi e di quelle legate a variabili come andamento meteorologico, volumi di traffico e altro.


Non occorre esser geni per capire che la demenziale asfaltatura in questione - eccovi un pezzetto di strada, il resto ciccia - aggraverà le condizioni già disastrose di una delle strade comunali (Sant'Egidio, appunto) più frequentate e malconce, dissestate, pericolose; costellata di buche grandi come crateri di bombe, percorsa da solchi profondi come calanchi, attraversata quotidianamente da mezzi agricoli spesso giganteschi e da pesanti mezzi per il trasporto di animali vivi.

 

Quell’unica porzione asfalta, anziché assorbire, convoglierà in basso la totalità dei volumi di acqua, rendendo completamente impraticabile e pericoloso - in gran parte già lo è - il resto della strada malamente brecciata e in ripida discesa. Alla prima pioggia calanchi e buche raddoppieranno. È così che si migliora una strada?

 

Conclusione. 

Astenersi, in risposta, dalla logora solfa “avevamo soldi fin lì e non potevamo arrivare fin là”.

Perfino meglio rispondere, allora, d’aver adottato il leggendario metodo della scarpa spaiata del napoletano Achille Lauro (la sinistra prima del voto, la destra a voto ottenuto): quindi “un pezzetto di strada adesso, dopo il voto forse il resto”… Almeno rideremmo. 

Senonchè, con nessuna voglia di ridere, riteniamo trattarsi semplicemente di lavori progettati - e fatti - a cazzo, si passi il francesismo.

 

Sara Di Giuseppe - 8 marzo 2023 



 




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