26/01/24

SIGNORI, LE COMICHE!

 

Sempre gradite - specie in questo cupo presente - le occasioni di svago e di comicità che con apprezzabile frequenza ci vengono offerte dalle stanze dei bottoni, quelle abitate dalle istituzioni locali e/o nazionali. Impagabile il sollazzo, benchè involontariamente elargito. 

Come, a San Benedetto del Tronto - zona Sentina di Porto d’Ascoli – quello nato da un oggetto misterioso scambiato per residuato bellico e rivelatosi - dopo settimane - essere un barattolo.

Intendiamoci: a chi di noi non è capitato, una volta nella vita, di scambiare un barattolo per una mina M41 della seconda guerra mondiale, che ci vuole… Com’è accaduto all’allarmato passante-con-cane protagonista del clamoroso rinvenimento. 

Quello che più raramente capita è che Polizie assortite, Capitanerie di Porto, Carabinieri, militari dell’Esercito, Protezione Civile e chi più divise ha più ne metta, accorsi d’urgenza e consultatisi cogitabondi dopo aver allertato Prefettura e Sindaco, non abbiano riconosciuto un barattolo di ferraccio arrugginito

E con sussiegosa autorevolezza abbiano pure accreditato l’ipotesi della mina, fino  ad individuarne il tipo: una M41 della seconda guerra, o in alternativa una mina anticarro; e qualcuno in un tripudio d’ignoranza ha fantasticato perfino di prima guerra (magari d’Indipendenza).

Eppure chiunque abbia fatto un minimo di naja, pur nella sua perversa inutilità ha imparato fra i primi rudimenti a distinguere un'arma da una lampadina, un ordigno bellico da un barattolo (sennò sai che risate ogni volta...)

 

Ma non i Nostri: non i Capitani Coraggiosi della Capitaneria di Porto, né Polizie assortite, né Carabinieri, né militari dell’Esercito nè altri sapientoni in divisa presuntamente esperti di Sicurezza. Che con sprezzo del pericolo, coordinati dalla ligia Prefettura di Ascoli e dall'eroico sindaco di San Benedetto, si sono prodigati nel “mettere in sicurezza” la zona, nel posizionare perfino una motovedetta nelle acque antistanti (!), nello stabilire turni di sorveglianza e ronde diurne e notturne: il tutto nell’attesa (solo...10 giorni) della discesa dei Rambo-artificieri chiamati addirittura dal Veneto e da Bologna.

 

Ed eccoli, i salvatori della patria - nientepopodimenoche “Personale dell’Alto Comando Polifunzionale dell’Esercito con sede nella città di Padova”, mecojoni! - finalmente approdati in riviera, scoprire in un amen che la mina era un vecchio barattolo di ferro arrugginito. [Impagabile il giornalista-oscar alla comicità: il barattolo “è stato da subito ritenuto innocuo”. Nel caso avessimo dubbi sull'estremo rischio costituito per la collettività dai vecchi barattoli arrugginiti].

 

Le cronache non dicono se polizie assortite, capitani coraggiosi, militari dell’esercito, carabinieri, protezione civile, e naturalmente sindaco di San Benedetto e Prefettura ascolana, siano stati contestualmente e doverosamente, e magari volgarmente, mandati a quel paese dal Personale dell’Alto Comando Polifunzionale dell’Esercito con sede nella città di Padova al termine della perigliosa mission durata pochi minuti”. 

Io - mi butto a indovinare - dico di sì. 

Comunque lo spero. 

Davvero se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Perché questi responsabili della cosa pubblica e questa stampa  che plaudente ne asseconda ogni passo fino al ridicolo, sono pur sempre preziosa fucina di comicità, e non da ora. 

 

Buon per noi, dunque, se il sipario degli accadimenti - locali e/o nazionali - si apre di tanto in tanto con un promettente Signori, le comiche!  La risata non li seppellirà (come invece dovrebbe), questi comici a loro insaputa; né lo farà la vergogna per la figuraccia epocale; sappiamo anzi che resteranno inossidabili e inamovibili ai rispettivi posti e ruoli e divise, mentre generosamente preparano per noi altre occasioni di sicuro divertimento. A colori, forse, o in bianco e nero come nelle comiche vere del glorioso cinema muto... 


Noi restiamo in fiduciosa attesa.

 

 

Rotola, rotola, rotola,

Strada facendo rotola

Gira rimbalza e rotola

(…)

Dove mai finirà?

Dove mai finirà? 

    (Il barattolo, Gianni Meccia, 1960)

 

Sara Di Giuseppe - 26 gennaio 2024

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