04/08/22

Due “balordi” non fanno degrado. Più giornalisti fanno degli articoli balordi


Corriere Adriatico del 2 agosto 2022

Titolo in locandina, a caratteri cubitali:

L’EX CINEMA

DELLE PALME

RITROVO

DI BALORDI


***

Titolo d’apertura nella pagina Locale:

L’ex cinema delle Palme

tra graffitari e clochard.

Il quartiere denuncia: “Una brutta cartolina”

I progetti di restyling bloccati dalle Ferrovie


***

Titolo dell'articolo a pagina 13:

L’ex cinema coperto da graffiti

e diventa il rifugio dei senzatetto.

La denuncia del comitato di quartiere e i progetti mai realizzati: pessima cartolina per i turisti.


***

E poi segue l’articolo vero e proprio con ordinati ’capitoli’ che parlano di ben altro (ne capirete il senso se leggerete l’articolo allegato): Il degrado / La protesta / Il progetto. Insomma la parola è passata dal degrado, denunciato dal Comitato, alla ditta folgorata da tanta generosità imprenditoriale.


Analisi del linguaggio: dall’offensivo “ritrovo di balordi” al raffinato “graffitari e clochard”  per finire al generico “rifugio dei senzatetto” (insomma, dall'acchiappamosche alla Tachipirina in supposte).


Da questo ne discende un senso utilitaristico della parola “balordi”, come mezzo ‘improprio’ per cogliere la curiosità morbosa attraverso il maledetto ‘brutto, sporco e cattivo (ti abbiamo scovato)’, per proseguire nel descrivere un privato generoso e il suo geniale architetto che avrebbero pronto un progetto di “restyling” dell’edifico, con ben 4 piani pensati con i più ampi standard e comfort con tantissime ++++. Tanti appartamenti giusti-giusti per giovani coppie, e piccoli mutui, che vogliono restare in una città accogliente e piena di servizi. Ma dove, ma quando!? Tutto sta e resterà sulla carta ancora per parecchi anni, e si edificherà non certo a favore delle giovani coppie che nel frattempo si saranno già scoppiate più volte.


Nessuno però si è accorto che da oltre un anno, prima da un gruppo di impegno civile, poi da un’associazione culturale e alcuni cittadini, si siano svolte in quel luogo (ex Cinema delle Palme) una serie infinita di iniziative: da incontri culturali, d’arte, musica, di solidarietà e per ultima una rassegna che nel suo genere risulta unica e dai contenuti più che mai attuali: una quarantina di giorni con esposti 130 manifesti 70x100 dedicati alla storia dei conflitti e alla richiesta di pace del XX° e XXI° secolo, dal titolo “La pace manifesta”.


Fuori, sul lato via Gramsci, sono stati realizzati 5 murales artistici a tema, proprio sulle (ex) porte di sicurezza fino allora coperte da tag e scritte della peggiore specie… Le vetrine sono state arredate da grandi poster di alcuni maestri della grafica internazionale e l’interno, sempre dell’ex cinema, è diventato un ambiente frequentabile e a norma, con una sua rinnovata illuminazione per svolgere altre iniziative culturali. Tutto questo è stato possibile con la collaborazione del Dopolavoro Ferroviario di San Benedetto (per i locali e l'amichevole disponibilità) e il lavoro e il contributo volontario di molte persone e soci e, in primis, grazie al fondamentale prestito delle opere e delle strutture del Museo Archivio della Grafica e del Manifesto "MAGMA" di Civitanova Marche. Unico presidio museale in Italia nel suo genere. Questa iniziativa è documentata in un prestigioso catalogo curato dal designer Andrea Rauch. 


Certamente si può e si dovrebbe fare di più, ma a volte, invece di lamentarsi soltanto, occorrerebbe mettersi in gioco e prestare una mano anche con delle idee! Lo penso da quando abbiamo questa opportunità offerta dal DLF: nel frattempo che c’è questo spazio usiamolo! e anche un po’ il cervello. Poi, chissà come andrà a finire...


Ah, a proposito di balordi, clochard o senzatetto che dir si voglia: ognuno di noi ne conosce abbastanza, ma di certo non ‘abitano’ lì, all’ex Cinema. Sono in giro, e alcuni di loro da settimane sono in ferie nella seconda o terza casa.


Francesco Del Zompo - 4 agosto 2022


Nessun commento:

Posta un commento