31/07/22

DIETRO LA COLONNA

 Sant’Elpidio Jazz Festival 2022


Paolo Jannacci & Band

“In concerto con Enzo”

 

Teatro L. Cicconi  - Sant’Elpidio a Mare (FM) - 29/7/’22  h21,15 (si fa per dire)

      Per chissà quale infondato ottimismo m’era parso ci stessimo liberando del costume di irrisolta tradizione papalino-borbonica, imbullonato da decenni nei teatri delle nostre supponenti province: quello di riservare poltrone nelle prime file ad autorità e papaveri assortiti (pubblico non pagante, va da sé); costume che s’accompagna all’abitudine cafonissima dei Nostri di arrivare in ritardo (se arrivo dopo mi si nota meglio); e a quella – sberleffo al resto del pubblico, che paga e arriva puntuale: quello civile per intenderci – di non dare inizio allo spettacolo finchè papaveri e pap(av)ere non abbiano poggiato i pregevoli lombi sulle poltrone.

Mi sbagliavo: il vezzo continua, altrochè se continua.

 

Il concerto di Paolo Jannacci al Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare di ieri 29 Luglio ne ha dato luminosa evidenza.


Il pubblico pagante (con esosa maggiorazione di prevendita) per un “posto unico non numerato” (era arduo numerarli?...) ammucchiato in strada a lungo (e se pioveva?) in attesa di poter accedere, ha poi trovato le prime due file di poltrone in platea, settori di destra e di sinistra, “riservate”. Con tanto di foglietti pedestremente appiccicati alle poltrone: non so voi, io avrei avuto qualche soprassalto di vergogna nel maneggiarli…

Spettacolo iniziato non prima che sindaco, assessori, dame assortite abbiano posto (tardi) i sussiegosi glutei sui rossi velluti. 

 

“Iniziato” si fa per dire: perché al ritardo s'è aggiunto un tormentone d’apertura con dettagliata esposizione, dal palco, di TUTTO il lungo programma della manifestazione.  Pur essendo, quello, leggibile da chiunque su ogni medium da qui alla Papua Guinea; con dissertazioni sulla qualità eccelsa degli ospiti, su come si sia stati bravi ad averli qui, con salivante saluto al sindaco e consorte (ultimi arrivati!) e - udite udite - con lettura dell’elenco completo di TUTTI gli sponsor della manifestazione lungo come l’elenco telefonico di Tokyo. Mo' me li scrivo.


Il concerto si è avviato, bontà sua, prima del nostro coma irreversibile. In quello vigile c’eravamo già, complice il caldo/sauna perché agli organizzatori l’aria condizionata dev’essere apparsa una diseducativa mollezza sibaritica. 


Nonostante la non favorevole disposizione d’animo, nonostante la sauna, nonostante il fastidio di una coppia di autorevoli imbecilli in prima fila con lo schermo luminoso del telefono perennemente acceso, abbiamo gustato ottima musica, un Paolo Jannacci geniale irresistibile folletto, fotocopia dell’indimenticato Enzo (di quello ce n’è stato uno solo, facciamocene una ragione, e non ne fabbricano più) e una band - la stessa di papà Enzo - di maturi ma giovanissimi e sapienti “monelli”.

 

Peccato, davvero, tutto il resto. 

Ma intanto una proposta: se proprio non si riesce ad evitare il medievale vassallaggio del biglietto gratuito per gli autorevoli (si fa per dire) cucuzzari, li si collochi almeno in ultima fila, non certo in prima o seconda. Visto che non pagano. Questione di equità e di rispetto per gli altri. 


Meglio ancora se dietro una colonna.

No?


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"...come gli aeroplani

che si parlano tra di loro 

e discutono

e non si dicono mai niente

come gli aeroplani


come gli aeroplani che son sempre rimasti al suolo 

perchè non li hanno mai aggiustati 

decentemente".


(Enzo Jannacci,  Come gli aeroplani)


 

Sara Di Giuseppe - 30 luglio 2022 


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