23/04/19

“ LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE ”

ovvero 
San Benedetto e la Wonder Wheel de noantri


        Non immaginavamo che lo squallore espressionisticamente rappresentato dal genio di Woody Allen - in uno dei suoi film più pessimisti, ambientato in una Coney Island anni 50 - lavremmo visto plasticamente duplicato in sambenedettese, nel nuovo Luna Park di Piazza Mar del Plata - vicinanze del Molo Sud - dominato dalla ruotona panoramica, la Wonder Wheel de noantri. Qui anche giostre e chioschi, autoscontro e attrazioni e sgocciolanti mangiatorie: fumigante e fracassosa cornice della vera grande meraviglia, fortemente voluta da amministratori giostrai e mercantozzi, benedetta da tutto il cucuzzaro della locale stampa.

        La Coney Island di Woody Allen, col suo alienato Luna Park paradigma di ogni brulicante divertimentificio, non-luogo privo di storia e identità, non è poi così lontana nel suo simbolismo dal brutto paesone che San Benedetto è ormai, irredimibile prodotto di incultura diffusa, insipienza amministrativa, affarismo.

        Eppure qualcosa resisteva, qui, allo squallore e allincuria: qualche zona franca con impressa la sua forte identità marinara, spazi che saprebbero ancora di mare e di porto e di pesca, ai cui bordi larraffo e lo scempio seran quasi fermati, e dove il respiro rivolto al mare aperto sembra(va) farsi più ampio e fiducioso 

        Da quegli spazi salgono ora i fumi unticci di kebab e friggitorie, il rombo dei generatori, gli urli spaccatimpani degli adescatori dagli altoparlanti, il martellare dei decibel fuori controllo di deficienti musiche radio-azzurre. Nella rutilante bolgia la ruotona delle meraviglie svetta coi suoi 15.000 punti luce a led, 250.000 evoluzioni di colore e illumina dimmenso le folle bimbi-munite in emozionata coda per quel giro di giostra

        I gioiosi politici, sindaco in testa, vollero per primi posarvi i sussiegosi lombi, contestualmente brindando al successo, i giostrai ringraziarono con occhi lucidi, gli aedi di corte intonarono peana e i giornali in estasi documentarono folle oceaniche scalpitanti alle casse.

        Diciamolo: la ruotona è una ruotina di circa 30 mt di altezza che fa perfino un po pena (ma migliorerà lappeal di San Benedetto, pensa un po) e quello che le sta intorno è il più squallido e trito e datato dei Luna Park (confezionata per la credulità dei gonzi, poi, la favoletta che resteràsolo fino al 19 maggio).

         Ma che tutto questo, piuttosto che in una qualsiasi - possibilmente dignitosa - periferia urbana, venga collocato nello spazio più di altri in cittàabitato dal genius loci, più di altri connotato da identità ambientale, sociale e storico-culturale, e che a questa idiotissima barbarie si innalzino ovazioni istituzionali e mediatiche, è triste marcatore - certo non il solo - della stolidità al potere, specchio della disgregazione culturale di un presente deragliato e mercificato, che da molto lontano un profetico Pasolini aveva visto affacciarsi con la sua orgia di cinismo, brutalità pratica, compromesso.


Sara Di Giuseppe - 23 aprile 19 


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