09/11/23

DOLCETTO O SCHERZETTO?

ovvero
La saga italiota delle zucche vuote
 

Forse volevano solo anticipare Allouìn al 18 settembre, i russi Vovan e Lexus, con lo scherzetto telefonico alla Fratelladitaglia. Magari lei si era rifiutata di dargli il dolcetto, va’ a sapere, in ogni caso erano in clamoroso anticipo e perciò tira e molla, taci oggi e taci domani, il Palazzo ha sputato fuori la faccenda, controvoglia, proprio in coincidenza con Allouìn, e quella s’è mostrata per il pasticciaccio brutto che era. Orchestrato - è fuor di dubbio - da quel demoniaccio di Putin e sostenuto dai putiniani nostrani unicamente per screditare la Grande Fratella e il suo governo.

 

Ma lei non c’è cascata, eh! perchè all’Istituto Alberghiero dove s’è diplomata ‘ste cose le insegnano eccome, ai futuri politici, anzi sono proprio l’abicì. 

E poi bisognava essere proprio una quacquaraquà per cascarci adesso che la guerra in Ucraina non se la fila nessuno, anzi per come non se ne parla più potrebbe essere finita e Zelensky esser tornato a fare l’attor comico. 


Infatti la Grande Fratella non se l’è bevuta per niente, e solo per finta s’è lasciata andare spiattellando come la pensa realmente - che è poi il contrario di quello dice a noi - su quel gran casino russo-ucraino a cui tutti abbiamo largamente contribuito, chiacchierando a manetta da amicona con Bibì e Bibò per buona mezz’ora in slang anglo-renziano, strizzando telefonicamente l’occhio all’interlocutore e fingendo di crederci, che fosse il presidente della Commissione dell’Unione Africana che diceva di essere.

 

Giornaloni e giornalini arruolati, opinionisti e maggiordomi assortiti dell’informazione e dei talk, loro sì l'han capito subito - e scritto cubitale, altrochè! - che nossignori, lei non c’era cascata affatto, aveva solo finto, facendo così fallire il complotto di chi ogni giorno accusa lei e il suo governo di  incapacità ed epocale cialtroneria.

 

Tutti gli altri - palesemente foraggiati da Putin e dai servizi segreti russi - hanno invece gridato allo scandalo di una capa di governo che si fa infinocchiare da due Bibì & Bibò di passaggio e di un sistema di sicurezza che ha più buchi del groviera che tanto piace al mio gatto.

 

Viene ora da chiedersi come sarà il prossimo scherzo telefonico – i buoni esempi vengono imitati, prima o poi – e cosa dirà la Grande Fratella al buontempone che si spaccerà, putacaso, per il bombardiere ministro israeliano Amichai Eliyahu, quello che vorrebbe sganciare - l’ha detto senza finire in camicia di forza - la bomba nucleare su Gaza. 

Giorgia-donna-mamma-cristiana potrebbe stare al gioco anche stavolta, fingere di cascarci e magari - solo per finta! - plaudire all’opzione nucleare. Per vedere di nascosto l’effetto che fa. Che se invece uno scherzo poi non fosse, e quello al telefono fosse davvero il ministro bombarolo, e quelli l’atomica su Gaza la sganciassero sul serio con l’avallo italiota… Gaza sta qui a due passi… Che figura, per la Fratelladitaglia.

 

Ma tranquilli, nessun problema ci sarà neanche in cotale sciagurata eventualità. La comunità internazionale continuerà a fare - come di fronte alla mattanza dell’intera popolazione civile di Gaza che Israele sta seppellendo sotto le bombe - ciò che sa fare benone e con soddisfazione di tutti: NIENTE.

 

[E poi sapete, la melona ha sempre un asso nella manica e se arriva l’atomica, zac, fa un altro accordo con l’Albania, che ci vuole: 3-4-cinquemila italiani al mese si esportano lì, accordo valido per 1000 anni - il tempo che ci vuole - poi stretta di mano baci abbracci e viva l’Albania].  

 

 

Sara Di Giuseppe - 9 novembre 2023

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