16/07/23

IL VILLAGGIO DEI FOLLI

 

Villaggio Coldiretti” -  San Benedetto del Tronto  14 -16 luglio 2023


Difficile sapere se ci sono o ci fanno, ma quel ”Non disturbare gli animali” la dice lunga sul grado di barbarie a cui gli umani riescono ad arrivare in obbedienza alle leggi del mercato e con sprezzo del ridicolo.

 

Dunque non disturberemo gli animali, i quali d’altronde nel Villaggio Coldiretti - per la prima volta ospitato a San Benedetto - si trovano nelle condizioni più desiderabili che abbiano mai potuto sperare nella loro certo non lunga vita: trasportati da lontano (da Pesaro, per esempio), collocati in spazi ristretti, sotto strutture dove le temperature roventi di questi giorni li arrostiranno da vivi - nonostante qualche ventilatore - prima che lo faccia il loro destino ahimè segnato (si fottano vegetariani e vegani), per 3 intere giornate più i tempi di partenza, arrivo, collocazione, ripartenza (in condizioni di trasporto sicuramente ideali e di massimo comfort…). E dopo tre giorni al centro di un’edenica atmosfera fatta di chiasso, traffico, fumi, inquinamento, confusione e…arte. L’importante è: do not disturb.

Invidiabile condizione, gli animali ringraziano. Le Associazioni cosiddette animaliste, gli Amici-fedeli, gli animalisti-permaflex? Non pervenuti. Non so non c’ero e se c’ero dormivo. Mettersi contro un colosso come Coldiretti? Fossero matti.

 

E già, Villaggio Coldiretti: suggestiva definizione dell’infinita tendopoli giallo-itterizia che manda in orgasmo multiplo la stampa locale, in gara nell’osannare la festosa lucrosa iniziativa, la ricaduta d’immagine e bla bla bla. 

Che manda in visibilio Comune, Regione e don Lollò-Cognato-d’Italia venuto pirsonalmente di pirsona per il taglio del nastro e il piagnisteo d’ordinanza al porto per arruffianarsi i pescatori a strascico.


Discorsi edificanti, elogio di made in Italy e made in Marche; “festa con cittadini e famiglie” (sic); interviste al Cognato d’Italia e al Fratello-di-taglia Acquaroli dall’ubiquo sempiterno Ossini che non può mancare perché s’indossa su tutto signora mia; argomenti epocali come ”identità delle Marche” - non mi dica - e “gioco di squadra” - apperò - con bandiere giallo-coldiretti piantate in ogni centimetro libero di città; e naturalmente polizia, vigili e vigilantes, poliziotti chiamati da solerti cittadini (“Gruppi di controllo del vicinato”?) per la contestazione della mostra in Palazzina Azzurra; e anche, udite udite, i Carabinieri-a-cavallo o “Pattuglie ippomontate” (le chiamano così, non è una barzelletta).

 

Insomma non bastando, per “La grande festa dell’agricoltura e del cibo italiano targata Coldiretti e golosamente accettata da un’amministrazione comunale in paralisi cerebrale, il blocco totale della città - servizi, trasporti, circolazione, commercio - per un periodo inaccettabilmente lungo (una settimana di preparativi e montaggio più i giorni della fiera più i giorni dello smontaggio: due settimane e passa, se va bene); non bastando il simil-bombardamento di Sarajevo degli interminabili botti notturni d’inaugurazioneche oltre a scassare i cabasisi pure al torneo nazionale di tennis [il cui responsabile s’è dovuto scusare con l’organizzazione] hanno soprattutto seminato il panico e sconvolto il bioritmo di ogni animale, domestico e non, presente su territorio (ma la Campagna è Amica…); non bastandogli tutto ciò hanno messo in mezzo pure gli sventurati animali da fattoria, esibiti per l’obbligatoria gioia di bambini un po’ cretini e degli adulti a loro vicini che forse mai videro bovino, ovino o equino in vita loro, “uuhhh… guarda la mucca piccolaaa…”


   [A quegli sfortunati animali, in mostra nello spazio antistante la Palazzina Azzurra a contatto stretto con traffico, fumi, viavai, rumore e confusione, un solo rimprovero: che non abbiano tutti insieme, abbondantemente e a lungo, evacuato come natura esige inondando di campagnola (quella sì) meritatissima puzza da allarme bomba i convenuti all’inaugurazione della mostra “Prospettiva van Orton”- ospitata in Palazzina e oggetto di tanto motivate e sacrosante quanto disprezzate contestazioni - e in particolare: sindaco, assessori, organizzatori, presunti esperti, benpensanti e bellagente in lini, abiti lunghi e spocchia da io so’ io e voi purtroppo no].

 

 
“Non è allora chiarissimo, compagni, che tutti i mali di questa nostra vita provengono dalla tirannia degli esseri umani? Sbarazziamoci dell’Uomo. (…) Non so quando questa Ribellione avverrà, può darsi tra una settimana, può darsi tra cent’anni,  ma so, con la stessa sicurezza con la quale vedo la paglia che mi sta sotto i piedi, che prima o poi giustizia sarà fatta”

(G.Orwell, La fattoria degli animali, 1945)

 

Sara Di Giuseppe - 16 luglio 2023
 


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